Riconosciuta l'eccellenza della sanità italiana nel mondo
La rivista Newsweek ha pubblicato "World's best hospitals 2022", la classifica delle migliori strutture ospedaliere a livello mondiale, graduatoria scaturita dall'esame di 2.200 strutture in 27 nazioni; il ranking finale tiene conto di una serie di Key Performance Indicators (KPI), dei risultati di decine di migliaia di interviste a medici e professionisti sanitari e di questionari di client satisfaction sull’ospedale compilati da pazienti. Obiettivo di questo studio è fornire il miglior confronto tra ospedali, in termini di performance e reputation, basato su dati.
Il primo ospedale europeo classificato è il Charité - Universitätsmedizin Berlin di Berlino, mentre il miglior ospedale italiano è risultato il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma IRCCS per il secondo anno consecutivo; ben sette strutture italiane risultano fra le migliori al mondo. Al secondo posto in Italia il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, terzo il Niguarda, gli altri sono Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI), Ospedale San Raffaele - Gruppo San Donato di Milano, IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera di Padova. Altre strutture di eccellenza sono risultate l'Ospedale di Borgo Trento a Verona, Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Policlinico San Matteo di Pavia e Spedali civili di Brescia. Unanime la soddisfazione nel mondo medico per questo riconoscimento nel panorama mondiale che ha visto affacciarsi tre nuove nazioni, Colombia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, che portano all'esame 2.200 ospedali in 27 nazioni. Nella top 150 l'Italia conta ben 10 strutture sanitarie.
Finalmente eliminata la famigerata IRAP
Con la pubblicazione della circolare n. 4/2022, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti sulle novità introdotte dalla L. 234/2021, a decorrere dal 1° gennaio 2022, in materia di tassazione Irpef e di esclusione dal campo di applicazione dell’IRAP per le persone fisiche esercenti attività commerciali ed arti e professioni. Per quanto riguarda l'IRPEF è stata rivista la tassazione per scaglioni di reddito rimodulata su 4 aliquote invece che su 5 (23%, 25%, 35%, 43%). Si passa, quindi, dal 27% al 25% per la seconda aliquota relativa ai redditi da 15.001 fino a 28.000 euro, dal 38% al 35% per i quelli fino a 50 mila euro, mentre i redditi superiori vengono tassati al 43%, con la soppressione della vecchia aliquota del 41%, a decorrere dal periodo d’imposta 2022.
Per quanto attiene l'eliminazione dell'IRAP, fra i soggetti esclusi dall’applicazione dell’Irap il documento che tra questi rientrano le persone fisiche esercenti attività commerciali titolari di reddito d’impresa. Fuori dal perimetro dell’imposta anche le persone fisiche esercenti arti e professioni (art. 53, comma 1, Tuir), mentre restano, invece, assoggettate a Irap le persone fisiche esercenti arti e professioni in forma associata.
Al via la dematerializzazione per le "ricette bianche"
Con la circolare 4638 del 3 marzo 2022 il Ministero della Salute detta regole per la dematerializzazione delle ricette bianche che si potranno spedire anche via mail o sms, come la ricetta dei farmaci a carico del servizio sanitario e può essere utilizzata su tutto il territorio nazionale. Sono i due vantaggi della nuova ricetta "bianca" dematerializzata da usare per i medicinali di fascia C. Le prime Regioni ad attivare questa nuova modalità sono state ai primi di febbraio, dopo un breve rinvio, Piemonte, Val d'Aosta, Emilia-Romagna, Sicilia, Lombardia, Veneto e le Province di Trento e Bolzano; seguiranno a marzo Friuli VG e Puglia e ad aprile Sardegna e Basilicata.
Dal punto di vista dei medici prescrittori, l'adeguamento regione per regione parte in questi giorni. Sono abilitati alla prescrizione, e fin qui non obbligati, tutti i medici iscritti agli Ordini professionali. Le regioni possono dare indicazioni su specifiche tipologie di medici del servizio sanitario pubblico da includere prioritariamente nelle procedure. In prima linea ci sono i medici di famiglia che stanno adeguando i propri gestionali per allinearsi alle specifiche del sistema Ts.
Nuova ipotesi sul determinismo della malattia di Alzheimer
Una nuova ipotesi sul determinismo dello sviluppo della malattia di Alzheimer sembrerebbe scaturire dai risultati di uno studio del Rensselaer Polytechnic Institute, frutto della collaborazione tra Stati Uniti e Cina, che ipotizzerebbe essere l'eparan solfato come molecola impiegata nella rimozione della beta amiloide, il cui accumulo a livello neuronale da mancata rimozione sarebbe all'origine della malattia che colpisce la mondo circa 55 milioni di soggetti di cui circa il 75% non ha causa nota. Ricordiamo che la malattia è la forma più diffusa di demenza senile, ma la cui conferma diagnostica sarebbe puramente autoptica, mentre in vita il determinante più accreditato anche per l'ipotesi di diagnosi sarebbe l'accumulo della beta amiloide-42 . In Italia circa 500 mila sono i soggetti colpiti con una incidenza del 5% nei soggetti over 60 con una aspettativa media di vita dalla diagnosi di sette anni, periodo in cui problemi di memoria, di pensiero e di comportamento si sviluppano lentamente e peggiorano con il passare del tempo, a tal punto da diventare talmente gravi da interferire con le normali attività quotidiane con drammatiche ripercussioni non solo sul paziente, ma anche sulla famiglia o sui caregiver dello stesso.
Pericolosità del paracetamolo nel trattamento del dolore cronico per i pazienti cardiopatici
Un recente studio pubblicato sul numero di febbraio di Circulation ha evidenziato come trattamenti prolungati per il dolore cronico con paracetamolo possono essere rischiosi per soggetti cardiopatici, in particolare ipertesi dove i risultati sembrano evidenziare un aumento del rischio di infarto ed ictus. Lo studio ha monitorizzato 110 pazienti dei quali due terzi in terapia per ipertensione che sono stati invitati ad assumere 4 g/die di paracetamolo per due settimane e compresse di placebo per altre due settimane. Si è dimostrato che nel periodo di assunzione del principio attivo c'è stato un aumento significativo dei valori pressori, noto fattore di rischio per l'insorgenza di eventi acuti. Non è ancora chiaro il nesso tra l'assunzione del paracetamolo ed i meccanismi che inducono il rialzo pressorio, ma questi dati devono indurre a considerare con attenzione l'utilizzo di questo farmaco in alcune indicazioni, come il dolore cronico, per tempi prolungati ed elevati dosaggi.
Certificato esenzione vaccinale va acquisito in formato digitale
Questo il testo del Comunicato n. 5 del 9 febbraio 2022 del Ministero della Salute:
Ai sensi del DPCM del 4 febbraio 2022 le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione anti COVID-19 sono emesse, dal 7 febbraio 2022, esclusivamente in formato digitale in modo analogo a quanto già avviene per le Certificazioni verdi COVID-19 ("Green Pass") e avranno validità sul solo territorio nazionale. Chi è già in possesso di un certificato di esenzione cartaceo deve ora richiedere la nuova certificazione con il QR code analogo a quello delle Certificazioni verdi COVID-19. Fino al 27 febbraio sarà possibile usare sia le precedenti certificazioni cartacee, sia quelle digitali. Ma dal 28 febbraio sarà necessario avere il certificato in formato elettronico per accedere a luoghi e servizi dove è richiesta la Certificazione verde COVID-19.
L'attestazione di esenzione con il codice CUEV, che genera la certificazione di esenzione con il QR code, è rilasciata, a titolo gratuito e su richiesta dell'assistito, dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta, da medici vaccinatori delle strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate e dai medici USMAF o medici SASN operativi nella campagna di vaccinazione anti Covid-19. Alla certificazione è associato un codice univoco di esenzione dalla vaccinazione (CUEV) attraverso cui si potrà scaricare la certificazione di esenzione digitale con il QR code. Verrà inoltre inviato, via SMS o email, ai recapiti indicati dall’assistito, un codice AUTHCODE, che può essere utilizzato in alternativa al codice CUEV per scaricare la certificazione attraverso gli stessi canali attualmente utilizzati per ottenere il Green Pass.
La APP verificaC19 è già predisposta per il loro riconoscimento in piena sicurezza. Si tutela in questo modo il diritto alla privacy dei cittadini esenti e si rendono più rapide le operazioni di verifica.
Hanno diritto al certificato di esenzione tutti coloro che, per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, non possono essere vaccinati o per cui la vaccinazione debba essere differita. La validità delle certificazioni di esenzione dipende dalla specifica condizione clinica che ne ha giustificato il rilascio ed è indicata nella certificazione stessa. In caso di sopravvenuta positività a SARS-CoV-2 anche le certificazioni di esenzione sono revocate e poi riattivate automaticamente con la guarigione.
Sentenza del Consiglio di Stato contraria al diritto dei sanitari novax
Il Consiglio di Stato Sez. III, Decr 02-12-2021, n. 6401, si è pronunciato in merito al ricorso presentato da un sanitario contrario alla vaccinazione anti-covid, ribadendo che "la prevalenza del diritto fondamentale alla salute della collettività rispetto a dubbi individuali o di gruppi di cittadini sulla base di ragioni mai scientificamente provate, assume una connotazione ancor più peculiare e dirimente allorché il rifiuto di vaccinazione sia opposto da chi, come il personale sanitario, sia - per legge e ancor prima per il cd. "giuramento di Ippocrate"- tenuto in ogni modo ad adoperarsi per curare i malati, e giammai per creare o aggravare il pericolo di contagio del paziente con cui nell'esercizio della attività professionale entri in diretto contatto. Del resto, soltanto la massiva vaccinazione anche ed anzitutto di coloro che entrano per servizio ordinariamente in contatto con altri cittadini, specie in situazione di vulnerabilità, rappresenta una delle misure indispensabili per ridurre, anche nei giorni correnti, la nuovamente emergente moltiplicazione dei contagi, dei ricoveri, delle vittime e di potenzialmente assai pericolose nuove varianti; quanto ora sottolineato, anche sotto il profilo del danno irreparabile, indica che, semmai, esso sarebbe incomparabilmente più grave per la collettività dei pazienti e per la salute generale, rispetto a quello lamentato dall'operatore sanitario sulla base di dubbi scientifici certo non dimostrati a fronte delle amplissimamente superiori prove, con l'erogazione di decine di milioni di vaccini solo nel nostro Paese, degli effetti positivi delle vaccinazioni sul contrasto alla pandemia e alla sue devastanti conseguenze umane, sociali e di deprivazione della solidarietà quale principio cardine della nostra Costituzione".
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