Anche lo SNAMI proclama lo stato di agitazione
Pubblichiamo la lettera con la quale SNAMI ha indetto lo stato di agitazione come critica alla convenzione 2016-2018.
“I Medici di Medicina Generale continuano a sopperire alle inefficienze del sistema. Le proposte avanzate appaiono confuse e spesso in contraddizione tra di loro; a ciò si aggiunge che tali misure proposte dovranno innestarsi all’interno della missione 6 del PNRR che appare come un mero investimento immobiliare sul territorio senza alcuna attenzione al personale medico”. Per il testo completo seguite il link duindicato.
Modificati i termini di quarantena
Con una circolare del 4 febbraio il Ministero della Salute ha modificato i termini per la quarantena dopo contatti ad alto rischio. Per chi ha la terza dose o ha completato il ciclo vaccinale primario entro 120 giorni, o è guarito entro 120 giorni, o è guarito dopo il completamento del ciclo primario e risulta positivo asintomatico niente quarantena, ma solo autosorveglianza per 5 giorni e test di verifica solo alla comparsa dei sintomi. Per tutti gli altri scatta la quarantena, che scende però da 10 a 5 giorni, e per uscirne servirà un test negativo.
EMA raccomanda l’autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni per Paxlovid
L’AIFA ha pubblicato il giorno 27 c.m. il seguente comunicato:
Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha raccomandato il rilascio di un’autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni per Paxlovid (PF-07321332 /ritonavir), un’antivirale orale indicato per il trattamento di COVID-19. L’azienda richiedente è Pfizer Europe.
Il Comitato ha raccomandato l’autorizzazione del medicinale per il trattamento di COVID-19 in adulti che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono a maggior rischio di progredire verso la forma grave della malattia.
Contiene due principi attivi, PF-07321332 e ritonavir, presenti in due compresse distinte. PF-07321332 agisce riducendo la capacità del SARS-CoV-2 (il virus responsabile di COVID-19) di replicarsi nell’organismo, mentre ritonavir prolunga l’azione di PF-07321332, permettendogli di rimanere più a lungo nell'organismo a livelli tali da avere effetti sulla replicazione del virus.
Per giungere alle sue conclusioni, il CHMP ha valutato i dati provenienti da uno studio che ha coinvolto pazienti con COVID-19 e da cui è emerso che Paxlovid ha ridotto sensibilmente il ricovero in ospedale e il decesso in coloro che presentano almeno una condizione di base che li espone al rischio di sviluppare la forma grave della malattia. L'analisi è stata effettuata su pazienti che hanno ricevuto Paxlovid o placebo entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi della malattia, e che non avevano ricevuto, né era previsto che ricevessero, un trattamento con anticorpi. Nel corso del mese successivo al trattamento, lo 0,8% (8 su 1039) dei pazienti trattati con Paxlovid è stato ricoverato per più di 24 ore, rispetto al 6,3% (66 su 1046) di coloro che avevano ricevuto placebo. Non sono stati segnalati decessi nel gruppo Paxlovid, rispetto ai 9 del gruppo placebo.
Comunicato intersindacale dopo la conferenza stampa del 27 gennaio
Le OOSS SMI-SNAMI-SUMAI dichiarano lo stato di agitazione della categoria e si vedono costretti allo sciopero se la Regione non condivide la volontà di ridurre la burocrazia e l’impegno delle ASL ed altri operatori (Farmacie in primis, oltre ai SISP ed una semplificazione delle procedure per la registrazione dei dati relativi a certificazioni, Green pass, etc), fino all’indizione di uno sciopero.
La Medicina Generale del Lazio al collasso. Lasciati soli ad aiutare i pazienti sotto una montagna di carte e funzioni amministrative. Le Scriventi organizzazioni sindacali denunciano la gravissima condizione nella quale sono costretti ad operare i MMG del Lazio. Due anni d’impegno nella pandemia da SARS COV2, nella quale i Medici di Medicina Generale, nel Lazio ed in tutta Italia, accanto ai colleghi Ospedalieri, Medici dei servizi e Specialisti ambulatoriali, hanno pagato il più alto contributo in termini di decessi causa contagio da COVID. Mai alcun riconoscimento per la professionalità e la capacità organizzativa della Medicina territoriale, che è stata fondamentale, invece, per fronteggiare le criticità di tanti pazienti che sono stati seguiti e curati a domicilio: oltre il 92% dei pazienti è rimasto a casa. Chi ha continuato a curarli ? a prescrivergli le terapie ? Chi ha risposto alle loro numerose esigenze?
Scadenza domande di inclusione nelle graduatorie della Medicina Specialistica
Il portale è già disponibile per la registrazione utente e la consultazione del manuale delle istruzioni (per la registrazione e la compilazione). Dal 1° gennaio 2022 al 31 gennaio 2022 sarà possibile effettuare la compilazione e l'invio della domanda.
Non saranno accettate domande presentate con modalità diverse (pertanto no Pec e no Raccomandate).
Anelli va contro "Controcorrente"
Tra le reazioni a quanto affermato nel corso della trasmissione Controcorrente che nella puntata andata in onda domenica sera su Rete4, ha così titolato un servizio: “L’esercito dei fannulloni: ora tocca ai medici di base”, segnaliamo quella di Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO, che difende a spada tratta i 42mila medici di medicina generale. “Fannulloni proprio no. Oggi il rapporto fra il numero dei contagiati in isolamento domiciliare, 2688310, e i medici medicina generale è di oltre 60 assistiti positivi al Covid e curati a casa per ogni medico. A questo si aggiunge la carenza dei medici di medicina generale che abbiamo già più volte denunciato e che determina ovviamente un ulteriore sovraccarico di lavoro, e, in più, l’impegno di garantire in ogni caso una disponibilità ad essere contattati per tutto il giorno”.
"Certo, è strano: credo che, in questo momento, tutti dovrebbero dire grazie ai medici per il lavoro che fanno – constata Anelli -. Veniamo da due anni di pressione notevole, con difficoltà, da parte dei medici, a gestire anche gli affetti privati, a ritagliarsi il tempo da dedicare ai propri figli, alla propria famiglia. Alla pressione della pandemia si è sommato il contributo dato alla campagna di vaccinazione, che è stato determinante soprattutto per le terze dosi. E non dimentichiamo tutta la mole di lavoro per seguire i cronici, quella che è la loro missione peculiare, per cui sono chiamati”.
Prorogata validità certificati esenzione vaccinale
Con una Circolare del Ministero della Salute la validità delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-SarCoV2 già emesse e di nuova emissione, per gli usi previsti dalla normativa vigente, “è prorogata sino al 28 febbraio 2022, fatta salva l’eventuale cessazione anticipata della stessa conseguente alle disposizioni del DPCM in corso di adozione”.
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