Al via la dematerializzazione per le "ricette bianche"

Con la circolare 4638 del 3 marzo 2022 il Ministero della Salute detta regole per la dematerializzazione delle ricette bianche che si potranno spedire anche via mail o sms, come la ricetta dei farmaci a carico del servizio sanitario e può essere utilizzata su tutto il territorio nazionale. Sono i due vantaggi della nuova ricetta "bianca" dematerializzata da usare per i medicinali di fascia C. Le prime Regioni ad attivare questa nuova modalità sono state ai primi di febbraio, dopo un breve rinvio,  Piemonte, Val d'Aosta, Emilia-Romagna, Sicilia, Lombardia, Veneto e le Province di Trento e Bolzano; seguiranno a marzo Friuli VG e Puglia e ad aprile Sardegna e Basilicata.

Dal punto di vista dei medici prescrittori, l'adeguamento regione per regione parte in questi giorni. Sono abilitati alla prescrizione, e fin qui non obbligati, tutti i medici iscritti agli Ordini professionali. Le regioni possono dare indicazioni su specifiche tipologie di medici del servizio sanitario pubblico da includere prioritariamente nelle procedure. In prima linea ci sono i medici di famiglia che stanno adeguando i propri gestionali per allinearsi alle specifiche del sistema Ts. 

Le ricette dematerializzate di fascia C possono essere sia ripetibili (RR, RRL limitativa) sia non ripetibili (RNR, RNRL limitativa). Restano esclusi dalla ricetta dematerializzata sia i preparati magistrali ed officinali sia i medicinali stupefacenti soggetti a prescrizione medica speciale su ricetta ministeriale a ricalco, con l'eccezione dei principi attivi nell'allegato III-bis alla legge 12/2001, che fruiscono delle modalità prescrittive semplificate quando utilizzati nella terapia del dolore. La ricetta è individuata dal "Numero di ricetta bianca elettronico" (NRBE), che viene assegnato al medico dal Sistema di accoglienza centrale del Ministero dell'Economia (www.sistemats.it, ma si può fruire dei sistemi informatici regionali) al momento di compilare la ricetta, con lo stesso criterio usato per la ricetta Ssn "ex-rossa" dal 2012. Se l'invio telematico dei dati va a buon fine, il medico rilascia all'assistito il promemoria cartaceo. Ma su richiesta dell'utente, può inviare tale promemoria anche tramite i canali alternativi fissati dal decreto Cura-Italia n.18 del 2020 (che ha inserito un articolo 3-bis nel dpr 2 novembre 2011) e cioè: il fascicolo sanitario -per chi abbia detto sì alla sua alimentazione - la posta elettronica e gli SMS, canali molto utilizzati nella fase di emergenza Covid-19, ovviamente utilizzando accorgimenti per proteggere i file. Ove la spedizione online non gli sia possibile, il medico potrà sempre utilizzare la ricetta cartacea. Quanto alla farmacia, all'atto dell'erogazione invierà i dati della prestazione erogata all'Asl ed alla Regione tramite Sistema di Accoglienza centrale o regionale