Pericolosità del paracetamolo nel trattamento del dolore cronico per i pazienti cardiopatici

Un recente studio pubblicato sul numero di febbraio di Circulation ha evidenziato come trattamenti prolungati per il dolore cronico con paracetamolo possono essere rischiosi per soggetti cardiopatici, in particolare ipertesi dove i risultati sembrano evidenziare un aumento del rischio di infarto ed ictus. Lo studio ha monitorizzato 110 pazienti dei quali due terzi in terapia per ipertensione che sono stati invitati ad assumere 4 g/die di paracetamolo per due settimane e compresse di placebo per altre due settimane. Si è dimostrato che nel periodo di assunzione del principio attivo c'è stato un aumento significativo dei valori pressori, noto fattore di rischio per l'insorgenza di eventi acuti. Non è ancora chiaro il nesso tra l'assunzione del paracetamolo ed i meccanismi che inducono il rialzo pressorio, ma questi dati devono indurre a considerare con attenzione l'utilizzo di questo farmaco in alcune indicazioni, come il dolore cronico, per tempi prolungati ed elevati dosaggi.