Siglato accordo Governo/MMG per i vaccini. Manuale operativo per l'approvvigionamento 

Il 22 febbraio è stato firmato l'accordo fra Governo ed Organizzazioni sindacali della Medicina Generale per la partecipazione dei MMG alla vaccinazione anti-Covid. Fimmg, Snami, Smi e Intesa Sindacale hanno sottoscritto l’accordo con Governo e Regioni. Si tratta di una cornice nazionale – ha spiegato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni - che vede il coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale e che poi dovrà essere coniugata a livello regionale sia in base alle fasce della popolazione da vaccinare che alla definita logistica di conservazione dei vaccini. Ogni medico avrà un approvvigionamento certo che gli garantirà di rispettare i tempi organizzativi verso i propri assistiti e l’aggiornamento dell’anagrafe vaccinale. In tal senso sarà utilizzata un’apposita piattaforma di registrazione delle vaccinazioni effettuate a livello regionale da trasferire nei dati nazionali. 

Sono disciplinate anche le modalità della prestazione e l’obbligo di dotazione specifica dello studio medico, come già previsto per la somministrazione dei vaccini nell’ambito dei programmi di vaccinazione antinfluenzale. È possibile inoltre l’intervento professionale dei medici di medicina generale presso i locali delle aziende sanitarie (centri vaccinali) a supporto o presso il domicilio del paziente, a seconda di quanto prevedono gli accordi regionali.  Ci sarà un finanziamento aggiuntivo ad integrazione del Fondo sanitario e c’è l’impegno del Governo ad adottare uno o più provvedimenti di urgenza per lo stanziamento delle risorse necessarie. Siamo sulla buona strada, - conclude Bonaccini - che è quella della concertazione e del coinvolgimento di tutti gli attori del nostro sistema sanitario per rispondere con forza alla pandemia”. I sindacati di categoria, anche se con vari distinguo, si sono detti soddisfatti dell’intesa siglata. 

. “Abbiamo ottenuto  - precisa Angelo Testa, presidente nazionale Snami  - l’inserimento di: “Laddove i profili organizzativi e logistici della vaccinazione anti Covid-19 da effettuarsi da parte dei medici di medicina generale non consentissero la vaccinazione presso gli studi dei mmg, anche relativamente alla assenza di personale amministrativo e infermieristico, è previsto l’intervento professionale dei medici di medicina generale presso i locali delle aziende sanitarie (centri vaccinali)”Ciò vuol dire che circa l’80% dei Mmg potrà optare per vaccinare in centri vaccinali organizzati con personale amministrativo, segretariale,infermieristico e medico specialistico per governare eventuali reazioni avverse,caratteristiche,  con organico e logistica tipiche di un centro vaccinale”. Aggiunge GianFranco Breccia, segretario nazionale Snami :“Abbiamo riperpetuato nella sostanza l’ottimo modello piemontese che ci vede medici che vaccinano in sicurezza nei centri approntati dalla regione. Alcune regioni hanno già chiuso gli accordi decentrati, altre lo faranno a breve secondo lo spirito vincolante dell’accordo nazionale”.
“Si è ribadito che la Medicina Generale - conclude Angelo Testa - comprende anche il 118 urgenza emergenza e la continuità assistenziale per cui questo accordo aumenta la platea dei medici vaccinatori per essere più incisivi e svelti nella immunizzazione di massa.Ora tutti insieme lavoriamo per la realizzazione veloce dei centri vaccinali territoriali”.

Spetta ora alle singole Regioni stabilire nell'ambito degli Accordi Regionali le modalità tecnico-organizzativo della campagna vaccinale con i relativi emolumenti da concordare localmente. Nel frattempo è stato diffuso il Manuale operativo che assisterà i MMG nell'approvvigionamento dei vaccini.