Cure intensive: la posizione del CNB

Il Comitato Nazionale della Bioetica  (CNB) ha reso noto il suo parere sul tema delle cure intensive in corso di pandemia da CoVid-19 con un documento che riportiamo integralmente qui che segue di circa un mese le raccomandazioni della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), disponibile in forma integrale qui

Nella presa di posizione del CNB viene fortemente riaffermato il principio che, anche in situazioni contingenti di emergenza ed a fronte di possibili inadeguatezze di strutture e materiali, 'unico criterio guida per la gestione dei pazienti sia il triage clinico basato sulla osservazione delle condizioni di salute del paziente senza interferenze di altre considerazioni, come fattori anagrafici visti come criteri di selezione per l'ammissione alle cure intensive.

Il dibattito è stato sicuramente accelerato dalle polemiche apparse sulla stampa dopo la pubblicazione di un documento dell'ospedale Karolinska di Stoccolma che dava indicazioni sui criteri di accesso alle cure intensive, escludendo i pazienti con età superiore agli 80 anni e a quelli al di sopra dei 70 con compromissione di due o più organi vitali. 

Lo stesso ospedale ha poi precisato di attenersi alle linee guida del Consiglio nazionale della Salute e del Welfare, riguardo al ricorso alla terapia intensiva in “circostanze straordinarie” – la “medicina delle catastrofi”. E che il criterio resta quello di non sottoporre alla terapia intensiva pazienti che non lascino sperare di poterla affrontare e uscirne, evitando quindi l'accanimento terapeutico e non mettendo in atto una sorta di eugenetica negativa, come da più parti condannato.