Linee guida ACP su medici e malattie

Recentemente l'ACP (American College of Phisicians) ha pubblicato una position paper sulle malattie dei medici e sulle conseguenze di queste sull'attività professionale. In questo documento viene prioritariamente sottolineato l'obbligo da parte del medico di "fare un passo indietro" laddove abbia consapevolezza della propria limitazione a svolgere in maniera eticamente integra la propria professione nell'interesse superiore della sicurezza dei pazienti affidati alle proprie cure. Nel caso in cui il sanitario non abbia invece piena consapevolezza dei propri limiti funzionali è compito di organismi terzi (es. Ordini dei Medici) di valutare l'idoneità del sanitario a svolgere la propria attività.

Importante è la distinzione che viene fatta tra malattia e limitazione funzionale, giacchè esistono stati patologici che non hanno incidenza sulla funzionalità del medico, mentre la limitazione funzionale deriva da una molteplicità di fattori tra cui una determinata patologia, lo stress, l'affaticamento fisico, eventuali effetti secondari o collaterali legati a terapie farmacologiche in corso, eventuali abusi di sostanze, condizioni di deterioramento cognitivo o motorio legati all'età o ad una patologia.

L'obiettivo sarà quello quindi di valutare la limitazione funzionale e non la malattia con lo scopo di permettere un recupero funzionale il più tempestivo e completo possibile, con un occhio attento non solo alla dignità del medico, ma alla sicurezza dei pazienti che rimangono comunque al centro dell'attenzione del mondo medico nel suo complesso.

Bibliografia

Philip J. Candilis et al. Physician Impairment and Rehabilitation: Reintegration Into Medical Practice While Ensuring Patient Safety: A Position Paper From the American College of Physicians. Ann Intern Med. 2019;170(12):871-879. DOI: 10.7326/M18-3605