AIFA blocca l'uso dell'idrossiclorochina al di fuori degli studi clinici

Dopo la decisione dell'OMS che ha bloccato la sperimentazione sugli antimalarici nella terapia dei pazienti contagiati da CoVid-19 a causa dell'elevata cardiotossicità, anche l'AIFA ha deciso di sospendere l'utilizzo degli antimalarici al di fuori delle cinque sperimentazioni in corso in attesa di valutare il reale beneficio a fronte dell'aumentato rischio in presenza di comorbilità come l'insufficienza renale, il favismo, l'insufficienza epatica, i disturbi elettrolitici, la sindrome del QT lungo e l'assunzione concomitante di farmaci che allungano il QT.

In attesa di più conclusive evidenze viene quindi sospeso l'utilizzo terapeutico dell'idrossiclorochina sia in ambito ospedaliero che sul territorio, sospendendone di conseguenza la rimborsabilità, mentre viene confermato il divieto di utilizzo in prevenzione. Per le terapia attualmente in corso ci si affida al giudizio del medico curante per l'eventuale prosecuzione. Rimane possibile senza alterazione del rapporto rischi/beneficio l'utilizzo per indicazioni già autorizzate come l'artrite reumatoide in fase attiva e cronica ed il lupus eritematoso discoide e sistemico.

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