Il paziente cronico complesso: terapia cortisonica cronica e vantaggi della metformina

Nel momento in cui l'ondata di piena della pandemia sembra diminuire i MMG tornano a confrontarsi con quei pazienti cronici complessi che spesso a causa del loro stato patologico necessitano di terapia cortisonica long term. In epoca antecedente al CoVid-19 nel tentativo di diminuire l'impatto del cortisone sul metabolismo generale si tendeva a dare la preferenza al deflazacort, cortisonico più "delicato"  e rispettoso dei parametri metabolici. 

Uno studio recente condotto da Pernicova e Kelly (1) che ha arruolato 53 pazienti non diabetici e con malattia infiammatoria cronica trattata con prednisolone, randomizzati successivamente a  ricevere metformina ( fino a 850 mg tre volte al dì) o placebo per 12 settimane, ha prodotto le seguenti conclusioni:

  • Non c’è stata differenza tra i gruppi nel rapporto dell’area di grasso viscerale e sottocutaneo (0,11), ma l’area del grasso sottocutaneo del tronco è diminuita nel gruppo metformina rispetto al gruppo placebo (–3.835 mm², IC 95% da –6.781 a –888; P=0,01).

Nel gruppo metformina, rispetto al gruppo placebo, inoltre, si sono osservati:

  1. miglioramenti dei marcatori del metabolismo di carboidrati, lipidi, fegato e ossa;
  2. miglioramenti di fibrinolisi, spessore intima-media della carotide, parametri infiammatori e marker clinici dell’attività della malattia;
  3. minor frequenza di polmonite (1 episodio contro 7), tasso complessivo di infezioni da moderate a gravi (2 contro 11) e ammissioni in ospedale per tutte le cause dovuti a eventi avversi (1 contro 9);
  4. più episodi di diarrea (18 contro 8).

E’ ragionevole, quindi, concludere che la metformina potrebbe migliorare le complicazioni correlate al trattamento con glucocorticoidi e la prognosi cardiovascolare, ma sarebbero auspicabili altri studi circa l’uso contemporaneo di metformina e cortisone in questi pazienti per valutare, su un campione magari più numeroso e per un periodo più congruo, endpoint cardiovascolari più pregnanti come ictus e infarto del miocardio.

Intanto, però, meglio metformina che niente.

Enzo Pirrotta

Bibliografia:

Pernicova I, Kelly S et al. Metformin to reduce metabolic complications and inflammation in patients on systemic glucocorticoid therapy: a randomised, double-blind, placebo-controlled, proof-of-concept, phase 2 trial. Lancet Diabetes Endocrinol. 2020 Apr;8(4):278-291. doi: 1016/S2213-8587(20)30021-8.

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