Giochi senza parole

Lo sviluppo del linguaggio del bambino è certamente favorito dalla ricchezza del linguaggio dell'ambiente in cui vive: misurato dall'abitudine alle lettura condivise, dalle conversazioni dirette col bambino, dalle occasioni di gioco simbolico che evoca significati e parole. Molti giochi "elettronici", principalmente quelli a batteria con pulsanti che se premuti producono suoni, luci, voci, musica, vengono oggi proposti come giochi educativi e che favoriscono lo sviluppo del linguaggio. Ma, stando ad un recente studio, sembra che le cose non stiano proprio così: questi giochi non stimolano l'interazione e la conversazione. Anzi: lasciano bambini e genitori muti, ognuno a giocare e pensare da solo.

L'ennesima aberrazione culturale imposta dal mercato? L'ennesima prepotente intrusione della tecnologia nelle relazioni umane?

Nello studio sono stati posti a confronto il numero e la tipologia delle parole dette dai genitori e bambini di età compresa tra 12 e 18 mesi durante lo svolgimento di tre diversi tipi di attività ludica con giochi elettronici, con giochi tradizionali (tipo cubi di gomma, bambole e animali o piattini e tazzine) e con libri. Durante il gioco con giocattoli tradizionali e ancor di più, durante il gioco mediato da libri, le parole pronunciate dai genitori e dal bambino (in assoluto e attinenti al contesto di gioco, come per esempio il nome di animali o cose) e gli scambi di parole interattivi (le espressioni di domanda e di risposta, la conversazione appunto) sono stati significativamente più numerosi rispetto a quanto avveniva durante il gioco con giocattoli elettronici. 

Tutto questo è troppo vero per non essere in qualche modo anche ovvio e scontato. E nella sua ovvietà è anche un po' fastidioso che tutto questa tradotto dagli Autori e dall'editorialista in una semplice, pragmatica, raccomandazione: favorite i giochi tradizionali e privilegiate i libri.  Perchè ogni momento riuscirà ad essere abbastanza ricco di parole e di conversazioni, ogni momento sarà abbastanza educativo se, prima ancora di dare delle raccomandazioni di comportamento, anche nella scelta dei giochi, avremo saputo trasmettere ai genitori la cultura della libertà e della qualità del tempo dedicato a trasmettere interesse ed amore.

Per la consultazione dello studio: Sosa AV. Association of the type of toy used during play with the quantity and quality of parent-children communication. JAMA Pediatr 2016; 170 (2): 132-7.

Segnalato dalla dott.ssa Claudia Grossi, MMG, pediatra