Come scaricare le spese per carburanti  

Dal 1 gennaio 2019 sono definitivamente andate in pensione le schede carburante, quindi attualmente la modalità con cui è possibile scaricare le spese per l'acquisto di carburanti è attraverso modalità di pagamento tracciabili (POS) e successiva emissione di fattura elettronica. Partiamo anzitutto dalla quota detraibile:  nella generalità dei casi, il professionista può dedurre il 20% del costo del carburante, e può detrarre il 40% dell’Iva sull’acquisto. L'acquisto può ovviamente ancora avvenire in contanti, ma così si perde la possibilità della detrazione fiscale. 

In particolare, si può acquistare utilizzando tutte le forme di pagamento esistenti diverse dal denaro contante:
  • carta di credito, prepagata o di debito;
  • bonifico bancario o postale;
  • assegno;
  • addebito diretto in conto corrente;
  • carta carburante, rilasciata dalla compagnia petrolifera a seguito di un contratto di “netting”, che consente il pagamento in un momento diverso rispetto alla cessione.
Per quanto riguarda le modalità di utilizzo delle carte per l’acquisto di carburante, perché sia garantita la detrazione dell’Iva e la deducibilità dei costi il mezzo elettronico di pagamento deve:
  • essere rilasciato da un operatore finanziario soggetto all’obbligo di comunicazione all’anagrafe tributaria;
  • essere intestato al soggetto che esercita l’attività economica. 
    Secondo il decreto Sviluppo [1],  ossia la norma del 2011 che ha previsto l’esonero dalla tenuta della scheda carburante per chi paga con carta, le ricevute dei pagamenti effettuati con la carta elettronica devono contenere tutti gli elementi per l’individuazione dell’acquisto quali, ad esempio, la data e il soggetto presso il quale è effettuato il rifornimento, nonché l’ammontare del relativo corrispettivo. Questi dati, però, dal 1 gennaio 2019 devono essere obbligatoriamente indicati nella fattura elettronica.I dati che bisogna fornire al distributore per l'emissione della fattura elettronica sono il proprio codice fiscale, la partita Iva, l’indirizzo, il codice destinatario o la pec.
    Per velocizzare le operazioni, dal sito Fatture e corrispettivi si può scaricare il codice QR generato dall’agenzia delle Entrate, contenente tutti i dati utili alla fatturazione elettronica. Il distributore, con l’apposita applicazione, può leggere il codice QR e registrare immediatamente tutti i dati.
  • La fattura sarà consegnata attraverso la PEC o nel canale telematico dell'Agenzia delle Entrate e può essere conservata attraverso l’apposito servizio dell’agenzia delle Entrate: per utilizzarlo, è necessario sottoscrivere l’apposito accordo di servizio nel sito Fatture e corrispettivi delle Entrate. In alternativa, ci si può avvalere di un apposito servizio di archiviazione digitale.