Obbligo della mascherina nelle scuole

Quasi in tutta Italia secondo un calendario diversificato per le singole Regioni sta iniziando il nuovo anno scolastico e si discute animatamente di tematiche come l'obbligo del green pass per i docenti ed i dipendenti scolastici e le misure preventive da adottare; tra queste rimane aperto il dibattito sull'opportunità o meno di abolire l'obbligo della mascherina o mantenerlo solo per alcuni soggetti. 

I medici aderenti alla SNAaMID hanno posto qualche obiezione di fronte ad un possibile ritorno in presenza con gli studenti vaccinati senza mascherina e i non vaccinati "masked" nella stessa classe. La posizione favorevole a togliere la mascherina è stata presa dal ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi. Sottende che se tutti si vaccinano il paese può ripartire, e stimola i non vaccinati ad adeguarsi.  Le indicazioni stato-regioni varate a luglio obbligano alla mascherina le aule dove le condizioni strutturali-logistiche non consentono il distanziamento di sicurezza interpersonale di un metro. Inoltre, dispensano i soli minori di sei anni dall'uso di mascherina. In un comunicato, Snamid puntualizza che il vaccino funziona, ma non azzera le probabilità di contagio (come in effetti affermano i dati dei Centers for Disease Control di Atlanta ripresi dall'immunologo Anthony Fauci consigliere del Presidente Usa).


Da qui il ragionamento secondo cui, insieme ad igiene delle mani e mantenimento delle distanze interpersonali, la mascherina (chirurgica o Ffp2) è tra i primi strumenti per il controllo della diffusione della Sars-Cov2: gli "stili corretti" di convivenza, «insieme alla vaccinazione e alle cure domiciliari stanno fortemente limitando l'aggravarsi dell'infezione e dei suoi sintomi, e stanno riducendo la pressione sul Servizio sanitario nazionale italiano in termini di ricoveri, ingressi in Terapia intensiva e morti per Covid».

Una presa di posizione in merito  viene anche da Alfredo Cuffari, nuovo presidente Snamid - i vertici della società scientifica di categoria guidata per anni da Roberto Stella, vittima del Covid nella primavera 2020, sono stati appena rinnovati. Il neo Presidente auspica «il mantenimento dei messaggi educativi volti alla protezione individuale in ogni luogo e l'eliminazione di ogni forma di discriminazione evitando inutili pressioni psicologiche e comportamenti scorretti nei giovani», mentre imporre la mascherina ai soli studenti non vaccinati, afferma Davide Fabbrica, vicepresidente nazionale «non solo porterebbe ad una discriminazione, con risvolti psicologici importanti (potrebbe essere tra l'altro lesa la privacy dei non vaccinati), ma determinerebbe una maggiore probabilità di far circolare il virus, nelle classi e quindi tra i familiari. Il vaccino non protegge dall'essere infetto, ma da una sintomatologia più grave! E a casa di alcuni bambini potrebbero esserci genitori o parenti molto fragili che non hanno potuto vaccinarsi per controindicazioni assolute. Ciò determinerebbe un enorme rischio di infezione e di potenziale malattia severa per questi soggetti».