Circolare AIFA su revoca del divieto di utilizzo di Astra Zeneca

In data 19 marzo l'AIFA ha emanato una circolare che revoca il divieto di utilizzo del vaccino Astra Zeneca, a seguito del parere espresso nella riunione straordinaria del 18 marzo 2021 dal Comitato per la Sicurezza dell'EMA – PRAC, che ha riaffermato la sicurezza ed efficacia del siero con un elevatissimo rapporto rischi/benefici. 

Nel documento dell'EMA si afferma fra l'altro che:

  • il vaccino non è associato ad un aumento del rischio complessivo di eventi legati a trombi (eventi tromboembolici) in coloro che lo ricevono;
  • non vi è dimostrazione di problematiche relative a lotti specifici del vaccino o a particolari siti di produzione;
  • tuttavia, il vaccino può essere associato a casi molto rari di trombi in presenza di trombocitopenia, cioè bassi livelli di piastrine (elementi del sangue che favoriscono la coagulazione) con o senza sanguinamento, inclusi rari casi di trombi nei vasi che drenano il sangue dal cervello (trombosi cerebrale dei seni venosi - CVST).

Questi casi sono rari: circa 20 milioni di persone nel Regno Unito e nello Spazio Economico Europeo (EEA) hanno ricevuto il vaccino al 16 marzo 2021 e l'EMA ha riscontrato solo 7 casi di trombi in più vasi sanguigni (coagulazione intravascolare disseminata, CID) e 18 casi di CVST. Un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma esso è possibile e merita ulteriori analisi.

Nella comunicazione da rivolgere ai pazienti questi gli elementi di allarma che, dopo la vaccinazione, devono portare ad una assistenza medica:

o affanno

o dolore al petto o allo stomaco

o gonfiore o freddo ad un braccio o una gamba,

o mal di testa grave o in peggioramento,

o visione offuscata dopo la vaccinazione

o sanguinamento persistente

o piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee,

o versamenti ematici (flittene) sotto la pelle.

L'AIFA ha poi annunciato la diffusione a breve di una raccomandazione ufficiale circa l'utilizzo preventivo o profilattica di aspirina, tachipirina o eparina, o altri antifiammatori. In tale senso si è espresso il direttore AIFA Nicola Magrini: "Non c'è motivo di usare farmaci preventivi o dopo la vaccinazione perchè non c'è alcun nesso dimostrato. Non ci sono indicazioni neanche per donne che usano la pillola".