Linee guida per il trattamento delle reazioni allergiche gravi al vaccino anti-covid

L'AAIITO (Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri) e la SIAAIC (Società Italiana di Allergologia Asma e Immunologia Clinica) hanno emesso le linee guida per la prevenzione ed il trattamento delle reazioni allergiche severe in caso di vaccinazione anti-covid. Secondo il primo report dell'AIFA sulla sicurezza dei vaccini Pfizer-BionTech e Moderna,  finora si sono verificati 13 casi (dodici donne e un uomo con età media di 45 anni) di reazione anafilattica dopo la vaccinazione a fronte di 1.564.090 di dosi somministrate. Tutti i casi sono stati rapidamente assistiti e trattati presso il centro vaccinale dove e' avvenuta la vaccinazione o prontamente riferiti ad un servizio di pronto soccorso. In 3 casi, i soggetti riferivano una storia clinica di allergia, prevalentemente a pollini e alimenti, laddove in 1 caso, il soggetto riferiva una pregressa reazione allergica ad altro vaccino.

Le due società scientifiche sono concordi nel ritenere non coretto escludere dalla vaccinazione soggetti allergici, ma sottolineano la necessità di una stratificazione del rischio e la creazione di un percorso idoneo e specifico per prevenire e trattare le eventuali emergenze che dovessero verificarsi. Si raccomanda la presenza nei centri vaccinali di autoiniettori di adrenalina, invitando i soggetti allergici che ne fossero in possesso di recare con se i propri, essendo il primo presidio da adottare dopo il precoce riconoscimento dei segni premonitori della reazione anafilattica, insieme al'immediato posizionamento in posizione supina del paziente ed alla infusione venosa di cristalloidi.

Viene sottolineato che il questionario allergologico attualmente in uso dovrebbe essere ampliato per verificare se il paziente ha sofferto di anafilassi severa (coinvolgimento del sistema cardiovascolare e/o respiratorio) da qualsiasi causa o da causa non nota, se soffre di asma non controllato, se ha diagnosi di mastocitosi, se ha avuto reazioni allergiche a precedenti vaccini o a PEG e Polisorbati. I pazienti con una sola di queste condizioni dovrebbero essere preventivamente inviati a visita allergologica, possibilmente con un accesso preferenziale e programmabile, per effettuare una diagnostica specifica che permetta di stratificare il rischio. 

I pazienti affetti da asma grave trattati con biologici non devono sospendere la terapia. Nei pazienti affetti da asma grave trattati con biologici, tale terapia non deve essere sospesa e la vaccinazione deve essere posticipata di 48-72 ore. Inoltre, in caso di asma grave non controllato nonostante terapia ottimale (biologica e/o farmacologica) la vaccinazione puoÌ essere eseguita, ma in ambiente protetto, con osservazione di 60'.

E' indicata, infine, una valutazione allergologica per i pazienti che abbiano presentato reazioni allergiche alla prima somministrazione del vaccino per COVID-19. L'allergologo formulerà le dovute raccomandazioni sulle procedure a cui attenersi per la vaccinazione, sull'eventuale scelta di un vaccino alternativo o sull'esclusione della vaccinazione stessa.