Iniziata dall'EMA la valutazione del vaccino Sputnik

Dopo la richiesta avanzata dalla filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm, l'EMA ha avviato le procedure per la valutazione del vaccino russo Sputnik, preliminari per l'autorizzazione alla commercializzazione in Europa del prodotto di ricerca russo basato su un vettore virale che favorisce l'immunità avendo come bersaglio la proteina spike del coronavirus. Al momento non è possibile individuare, secondo l'EMA, una tempistica certa per la valutazione finale che come per gli altri vaccini è basata su una progressiva revisione dei risultati.

Lancet ha pubblicato i risultati della sperimentazione con cui lo Sputnik è stato somministrato ad oltre 20000 soggetti, dimostrando un tasso di protezione del 91%, grazie anche al particolare meccanismo che prevede la combinazione di due vaccini vettori con vettori virali differenti. Nella prima iniezione viene utilizzato il virus Ad26 per la prima dose e Ad25 per la seconda, a 21 giorni dalla prima. Una scelta, quella di utilizzare due vettori differenti, utile a ridurre il rischio che, dopo la prima dose, l’organismo produca anticorpi contro la prima "scatola" con una conseguente riduzione di efficacia della vaccinazione. In caso di esito positivo della valutazione dell'EMA, fonti russe hanno assicurato di poter fornire 50 milioni di dosi all'Europa a partire dal giugno 2021.