Coronavirus: la letalità in Italia, tra apparenza e realtà

Questo è il titolo di uno studio condotto da Matteo Villa, ricercatore dell'ISPE (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), che invitiamo a leggere alla pagina https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/coronavirus-la-letalita-italia-tra-apparenza-e-realta-25563. Villa fornisce una chiara ed esaustiva spiegazione di come vadano interpretati, secondo corretti metodi statistici, i dati che giornalmente vengono forniti su numero di contagiati, positivi ai tamponi, tassi di mortalità (numero di decessi sulla popolazione generale), introducendo concetti come il tasso di letalità (numero di decessi sui contagiati), tasso di letalità apparente e tasso di letalità plausibile.

L'autore attraverso l'esame di questi indicatori cerca quindi di fornire una plausibile interpretazione dell'apparente discrasia della situazione italiana rispetto al resto del mondo in termini di contagiosità e soprattutto l'apparente maggior mortalità italiana del 1%, rispetto ad esempio a quella della Germania, tuttora attestato intorno allo 0,5%.

Bibliografia:

1 - Famulare, 2019-nCoV: preliminary estimates of the confirmed-case-fatality-ratio and infection-fatality-ratio, and initial pandemic risk assessment, v. 2.0, IDMOD, 19 febbraio 2020.

2 - R. Verity et al., “Estimates of the severity of COVID-19 disease”, medRxiv, 13 marzo 2020.

3 - N.M. Ferguson et al., Impact of non-pharmaceutical interventions (NPIs) to reduce COVID-19 mortality and healthcare demand, 16 marzo 2020.